Glossario
|
ACCOPPIATO
|
|
ACETATO
|
|
ACRILICO
|
Fibra sintetica usata in tessitura e in maglieria da sola o in mischia con altre fibre. Questa fibra è dotata di grande recupero elastico, morbidezza, buona resistenza agli agenti chimici e alle alte temperature; è perciò largamente usata in tappezzeria, per imitazioni di pellicceria e in vari prodotti industriali.
|
ALCANTARA
|
|
ALENCON
|
|
ALPACA
|
|
ANGORA
|
Si dice capre d'angora una razza di capre che produce un pelo lanoso, soffice, fine, lungo e lucente chiamato mohair. Più generalmente si definisce angora un filato ottenuto dal pelo lungo e soffice di una razza speciale di conigli detti "conigli d'angora", ampiamente impiegato, sia puro sia in mischia con lana e poliammide, per la produzione di maglieria esterna da donna.
|
BATIK
|
Tipo di stampa per tessuti che si effettua spalmando di una speciale cera quelle parti di stoffa che non si vuole che prendano colore. II metodo è originario dell'India ed è stato molto diffuso negli anni '60 e '70 per abiti e camicie di stile folk o etnico. Il tessuto viene dapprima ricoperto con uno strato di cera, che poi si toglie a seconda del disegno che si desidera ottenere. Successivamente il tessuto viene immerso in un bagno di tintura; il colore non può penetrare dove è deposta la cera, che funge cosi da riserva. La cera viene poi eliminata immergendo il tessuto in acqua tiepida. Ripetendo più volte l’impregnatura e tingendo con colori contrastanti si ottengono intricati disegni multicolori.
Laddove la cera si screpola, appaiono degli effetti di striature. Per estensione il termine indica il tessuto decorato con tale procedimento. L’effetto "batik" può anche essere simulato da tecniche di stampa diverse.
|
BATISTA
|
Tessuto in lino o cotone molto fine e quasi trasparente, viene usato per camicie, fazzoletti e biancheria. Tela molto sottile, ad armatura chiusa e di aspetto lucido.
|
BOUCLÉ
|
Filato fantasia caratterizzato da nodini e piccoli occhielli. Viene usato in maglieria o tessuto. Si dice anche del tessuto con superficie a nodi e riccioli, simile all’Astrakan.
|
BOURETTE
|
La seta bourette o roccardino, si ottiene con la lavorazione delle fibre di seta di lunghezza inferiore ai 4 centimetri. Si tratta di un tessuto dalla superficie irregolare, opaco, con dei nodi o "bottoni" che provocano degli ingrossamenti (aspetto simile al "canapone"). Al tatto risulta essere resistente e piuttosto calda. Questa seta è utilizzata per pantaloni, giacche, gonne e in arredamento per tende e rivestimenti di cuscini.
|
BROCCATO
|
Tessuto con motivo o figure a rilievo sul diritto. Solitamente prezioso per l'utilizzo della seta e di fili d'oro e d'argento è stato usato per abiti da sera fin da metà Ottocento. Oggi indica un tessuto a disegno irregolare; in passato designava un tessuto di seta arricchito da oro e argento.
Tessuto che presenta al diritto dei motivi ornamentali in rilievo.
I disegni sono prodotti da catene e da trame che sono aggiunte al tessuto di fondo e che appaiono soltanto sul diritto.
|
CASHMERE
|
|
CALANDRATURA
|
|
CANGIANTE
|
|
CARDATO
|
|
CAPPELLO DA PRETE (Barley corn)
|
|
CARDATURA
|
Operazione consistente nel far passare le fibre tessili attraverso un tamburo rotante per renderle longitudinali. La cardatura consiste nel districare e pettinare le fibre tessili isolandole l’una dall’altra quando sono aggrovigliate, nell’allinearle in senso verticale e pulirle eliminando ingrossature e nodi. Ciò si ottiene sottoponendo le fibre tessili all’azione di fini punte d’acciaio, molto vicine l’una all’altra e fissate con nastri a cilindri che ruotano a velocità prestabilita, facenti parte di macchine chiamate carde.
|
CHIFFON
|
|
CHINE’
|
|
CIMOSSA
|
|
CINIGLIA
|
|
COTONE
|
Fibra tessile ricavata dai peli che rivestono i semi della pianta omonima. Esistono cotoni di diverse qualità secondo la
provenienza. I cotoni si classificano a seconda del titolo, mentre la lunghezza della fibra ne determina la qualità: più è lunga, più il cotone è lucente, resistente e pregiato.
Il cotone è una fibra leggera e robusta allo stesso tempo, non protegge dal freddo, come la lana, ma protegge dal caldo, specialmente se si indossano vestiti in cotone bianco.
|
CRESPO o CRÊPE
|
|
CUPRO
|
la fibra di cupro è conosciuta anche con il nome Bemberg, il nome dell'azienda che l'ha inventata e la commercializza con il proprio marchio. Nasce dalla cellulosa della fine peluria che riveste i semi del cotone, viene prodotta come filo continuo, con caratteristiche in parte analoghe a quelle della viscosa, di cui però è più resistente all'umidità. Non causa cariche elettrostatiche. Offre ottima traspirabilità e igroscopicità, sopporta bene l'azione del sudore, è resistente all'acqua salata.
Filato derivato dalla cellulosa, mano morbida aspetto particolarmente serico, buona resistenza all’usura, ottima traspirabilità e igroscopicità, grande comfort indosso, buon drappeggio, brillantezza cromatica, facilità di tintura e stampa, biodegradabilità.
I principali settori di applicazione sono: fodere per sartoria e confezione industriale, arredamento (broccati, damascati...), abbigliamento (velluti, tessuti per l’alta moda e abiti da sera), etichette.
|
DAMASCO
|
|
DAMASCATO
|
|
DAMIER
|
|
DENIM
|
|
DEVORE’
|
|
DIRITTO
|
|
DOPPIONE o DOUPION
|
|
DOUBLE FACE
|
|
DRAP
|
|
DRILL
|
|
ELASTAN
|
|
FELTRATURA
|
|
FELTRO
|
|
FIAMMATO - FLAMME’
|
|
FIANDRA
|
|
FIBRE TESSILI
|
Sostanze prodotte dalla natura o dalla chimica che per la loro forma, struttura e proprietà si prestano a essere trasformate in filati e in tessuti. Sono fibre naturali quelle prodotte dalla natura. Fibre chimiche o sintetiche quelle ottenute in parte o totalmente mediante processi chimici. Fibre artificiali quelle tratte da sostanze fibrose già esistenti in natura e solo modificate dalla chimica (Si considerano tali le fibre in fiocco ed i filamenti ottenuti per trasformazione chimica di polimeri organici naturali (es.: cellulosa, caseina, proteine, alghe) quali Rayon Viscosa, Acetato di cellulosa, Cupro o Algato). Fibre sintetiche (es. Fibra Poliammidica alias Poliammide alias Nylon, realizzato e brevettato dalla Du Pont nel 1935, il suo nome nasce dalla fusione delle iniziali di New York (Ny) e Londra (Lon)), ( Poliestere, Terital, Pile, Polipropilene ecc.)quelle ricavate da sostanze non presenti in natura, ma prodotte dalla chimica per sintesi ( si considerano tali le fibre in fiocco ed i filamenti ottenuti per polimerizzazione di monomeri organici quali poliammidi, poliesteri, poliuretani o derivati polivinilici).
Le fibre artificiali, a differenza di quelle sintetiche, sono ottenute dalla lavorazione della cellulosa trattata con sostanze chimiche, e non dalla diretta trasformazione di sostanze chimiche. La differenza sostanziale è che le fibre artificiali permettono una certa traspirazione del tessuto e generalmente accumulano meno cariche statiche.
|
FILATO
|
Prodotto derivato dalla riunione di fibre tessili che, sottoposte a operazioni di FILATURA, (es.: unite tramite torsione), sono state trasformate in modo da ottenere un corpo lungo, continuo e flessibile (filo) adatto a essere intrecciato per la produzione di tessuti, maglieria, pizzi, ecc. e per tutte le altre applicazioni che richiedono caratteristiche di resistenza ed elasticità per costituire un intreccio. Filato Bobinato, filato avvolto su bobine. Filato Cardato, filato a fibra corta ottenuto in carderia. Filato Cordonato, filato costituito da più fili ritorti singolarmente e successivamente fra loro ( Il senso di rotazione dell’insieme è inverso a quello di ciascun filo). Filato di Catena, di trama, filato utilizzato per la catena, la trama. Filato Gasato, fiato semplice, o ritorto, o intrecciato, che ha subito la gasatura per l’eliminazione della peluria. Filato Greggio, filato di colore naturale non sottoposto a tintura. Filato Mélange, filato composto da più fili di colore diverso, o per mischia di fibre diversamente colorate. Filato Mercerizzato, filato immerso in un bagno di soda caustica perché acquisti un aspetto brillante. Filato Mouliné, filato costituito da più fili semplici ritorti leggermente insieme. Filato Rinforzato, filato semplice che ha subito una torsione supplementare per acquisire una resistenza quasi uguale a quella del filato ritorto. Filato Ritorto, filato composto da più fili semplici che hanno subito una forte torsione dopo essere stati riuniti insieme (diverso dal filato comune che normalmente è unico). Filato Misto, costituito da più fibre o filati di origine diversa: seta e lana, terital e cotone, seta e lamé, ecc. Filato Sfumato, filato tinto i cui colori vengono, in seguito parzialmente attenuati. Filato Tinto, filato passato in tintoria al momento iniziale della lavorazione (tinto in fibra o in tops), o in mischia, o prima o dopo la pettinatura, o in matasse.
Nell’industria tessile si distinguono due tipi di filati: quelli formati da fibre di lunghezza limitata, unite fra loro mediante le operazioni di filatura (filati di cotone, lana, lino e canapa), e i filati ottenuti torcendo insieme fili continui (ad es. la seta). Tra quelli destinati alla tessitura si distinguono filati di catena, caratterizzati dalla consistenza dovuta a notevole torsione, e i filati di trama che, al contrario, sono poco ritorti. Qualche volta, tenuto conto del genere di lavorazione al quale sono destinati, viene loro data una torsione intermedia: in questo caso si chiamano filati di mezza catena. Per aumentare la resistenza della catena si è spesso costretti a torcere insieme due o più fili ottenendo così i filati ritorti, in contrapposizione a quelli normali, chiamati filati semplici. I filati a torsione sinistrosa o destrosa sono fabbricati in funzione delle macchine da confezione sulle quali saranno utilizzati. I Filati di Seta sono ottenuti mediante l’accoppiamento delle bave dei bozzoli al fine di costituire un numero di fili più o meno considerevole; dopo questa operazione, si effettua la torcitura a seconda della torsione impartita, i filati prodotti vengono classificati come organzini, trame, grenadine, peli, crespi, ecc.
La grossezza dei filati è indicata dal titolo.
|
FINISSAGGIO
|
|
FLAMME’
|
|
FLANELLA
|
|
FLOCCATURA
|
|
FOLLATURA
|
|
FRESCO-LANA
|
|
FUSTAGNO
|
|
GABARDINE
|
|
GALLES (principe di)
|
|
GARZA
|
|
GARZA INGLESE
|
|
GARZATURA
|
|
GAZAR
|
|
GEORGETTE
|
|
GLACE
|
|
GOBELIN
|
|
GOFFRATURA (dal fr. gaufrer)
|
|
GOMMATO
|
|
GROS GRAIN
|
|
GRISAGLIA
|
|
IMPERMEABILIZZAZIONE
|
|
INGUALCIBILE
|
|
IUTA
|
|
JACQUARD
|
|
JASPE’
|
|
JERSEY
|
|
LAMBSWOOL
|
|
LAMÉ
|
|
LANA
|
Fibra tessile di origine animale ricavata dalla tosatura delle pecore di razza merino e incrociata. II processo di trasformazione prevede prima la lavatura e poi la filatura seguendo due cicli di lavorazione secondo la qualità delle fibre:
1. il sistema pettinato, nel quale si utilizzano lane vergini, dalle fibre lunghe che vengono disposte in modo parallelo così da ottenere un filato raccolto per tessuti battuti, lisci, leggeri, meno caldi e più costosi.
2. il sistema cardato che utilizza fibre corte, poco orientate, che danno un filato più voluminoso, adatto alla realizzazione di tessuti più gonfi, pelosi, morbidi e più caldi.
E’ la più diffusa ed importante fibra animale che costituisce il vello di varie razze ovine.
Caratteristiche: grazie alla sua particolare struttura e alla fitta ondulazione delle fibre, possiede eccellenti qualità e proprietà, come: igroscopicità (assorbe umidità in peso sino al 30%), forte protezione termica (coibenza), elasticità, resistenza all'usura ed alla fiamma. Impieghi: in tutti i campi del tessile, pura o in mischia con altre fibre. Ne esistono molte varietà, classificabili in base a finezza, lunghezza, colore e lucentezza.
|
LANA COTTA
|
|
LANITAL
|
|
LENCI
|
|
LINO
|
Fibra naturale cellulosica estratta dallo stelo della pianta omonima (Linum usitatissimum) mediante macerazione dei fasci fibrosi contenuti nel libro, si estrae dallo stelo, alto dai 70 ai 100 cm. II filato che si ottiene si presenta con mano fresca, lucentezza serica, rigidità e resistenza molto elevata. II tessuto può essere molto fine e leggero da usare per la biancheria, oppure più pesante e grezzo per l'abbigliamento estivo esterno sia da uomo sia da donna. In maglieria il lino viene generalmente impiegato in mischia con altre fibre naturali o sintetiche, ma anche puro, ottenendo un effetto molto ricercato e particolare.
Conosciuta fin dai tempi antichi (gli egizi vi avvolgevano le loro mummie) ai tempi dell'Impero Romano l'uso del lino si diffuse in tutta l'Europa; Il lino è una fibra freschissima, adatta soprattutto ai climi più caldi, ha un'ottima capacità di assorbire l'umidità. Per la sua particolare struttura molecolare il lino assorbe acqua fino al 20% del peso senza che il corpo avverta umidità: particolarità che lo rende indicato per i tessuti che si trovano a contatto con la pelle. Il lino è più difficile da filare e più caro del Cotone, però è più resistente , più lucente e non necessita di mercerizzo; non provoca allergie, è altamente assorbente e confortevole sulla pelle, tanto che le migliori lenzuola sono quelle di lino. Il lino non è di facile manutenzione: i capi colorati possono macchiarsi facilmente, la tenuta dei colori non è quella del cotone.
|
LYCRA
|
|
LODEN
|
|
MACO’ - MAKO’
|
|
MACRAME’
|
|
MADRAS
|
|
MANO
|
|
MAREZZATO
|
|
MATELASSE'
|
Tessuto di seta, cotone, raion o altre fibre sintetiche con superficie a rilievi imbottiti e disegni tipo damasco. L'effetto si ottiene su tessuti doppi usando armature diverse,opportunamente intrecciate fra di loro.
|
MELANGE
|
|
MERCERIZZATO
|
|
MERINO
|
|
MERLETTO
|
|
MICROFIBRA
|
|
MICRON
|
|
MODAL
|
fibra ottenuta con le stesse modalità della viscosa, ma anziché nella forma di filo continuo nella forma di fiocco Denominazione per fibre di cellulosa rigenerate, con caratteristiche simili al cotone. Le fibre sono particolarmente uniformi e godono di una maggiore resistenza allo strappo rispetto al cotone. Si definiscono Modal unicamente quelle fibre di cellulosa modificate, che sotto carico mostrano una bassa dilatazione. La fibra tessile Modal, di provata qualità, offre molti vantaggi sopratutta se mista col cotone. I tessuti di misto cotone/modal mantengono la loro forma e elasticità anche dopo molti lavaggi, sono di facile manutenzione e conservano a lungo colori brillanti. Il tessuto è morbido, brillante, viene spesso abbinato ai tessuti naturali quali cotone, lino, lana, ecc. per aumentare la lucentezza del tessuto naturale. Viene impiegato nei filati per camiceria, abbigliamento sportivo, biancheria intima e biancheria per la casa. La sua principale caratteristica è la lucentezza.
|
MOHAIR
|
|
MOULINE’
|
|
MUSSOLA
|
|
NIDO D'APE
|
|
NOBILITAZIONE
|
|
NYLON
|
|
OCCHIO DI PERNICE (Bird's eye)
|
|
OPERATO
|
|
ORDITO
|
|
OTTOMAN
|
|
OVATTA
|
|
OXFORD
|
|
PANAMA
|
|
PANNO
|
|
PATCHWORK
|
|
PELLE D'UOVO
|
|
PERCALLE
|
|
PESO DEI TESSUTI
|
|
PETTINATO
|
|
PIAZZATO
|
Dicesi di disegno, ricamo o motivo stampato collocato in un determinato punto del tessuto o del capo finito e che rimane come unica decorazione, non ripetuta.
|
PIQUÉ
|
|
PONGÉ DI SETA
|
|
POPELINE
|
|
RAFIA
|
|
RASATELLO
|
|
RASATO
|
|
RASO \ SATIN (di seta o di cotone)
|
Armatura tessile fondamentale i cui punti di legatura di ordito (raso di ordito) o di trama (raso di trama) sono ridotti al minimo indispensabile in modo da risultare quasi invisibili. Le principali armature raso sono quelle in cui il rapporto è da 4, da 5 la più diffusa è il SATIN. RASO CARRE’: si può iscrivere un quadrato entro 4 punti di legatura.
|
RATINATURA
|
|
RAYON
|
|
REP
|
|
RICAMO
|
|
RITORTO
|
|
SAIA
|
|
SANFORIZZAZIONE – SANFORISSAGGIO
|
|
SANGALLO
|
|
SBIECO
|
|
SETA
|
Fibra tessile prodotta dal baco da seta, Bombyx mori, mediante emissione, attraverso un orifizio della testa, di una sostanza secreta nel suo stomaco. I paesi maggiori produttori di seta sono Cina e Giappone, mentre l’Italia da discreto produttore di materia prima, è diventata leader nella fabbricazione di tessuti in seta di qualità e gusto elevatissimo.
Esistono quattro gruppi di tessuti: le TELE o TAFFETAS, le SAGLIE o DIAGONALI, i RASI o SATIN e gli JACQUARD. La resistenza di un tessuto dipende dal tipo di fibra: l'ORGANZINO, che ha fibra lunga e ritorta , è molto resistente, mentre la BOURETTE ha fibra corta e quindi poca resistenza. Una via di mezzo è il filato SHAPPE che è molto usato.
|
SEERSUCKER
|
Tessuto è fatto con fili di cotone lavorati a gruppi molto tesi, alternati a fili più lenti. Questa lavorazione conferisce al tessuto un aspetto goffrato, arricciato, particolarmente adatto ai climi caldi poiché rimane staccato dalla pelle e dunque ne favorisce la traspirazione e il passaggio dell’aria. Nei Paesi anglosassoni il tessuto ha goduto di maggior successo nella confezioni di completi maschili (2 o 3 pezzi). Nei paesi latini viene invece utilizzato maggiormente in capi spezzati come pantaloni, shorts, giacche ma non in completo. Negli anni il tessuto ha avuto un certosuccesso anche nell’abbigliamento femminile e bambino grazie alla sua leggerezza e sobrietà.
Esiste un galateo del completo da uomo in seersucker. Dovrebbe essere indossato per eventi diurni, fino al tramonto e solo nel periodo da Pasqua all’inizio di settembre (all’inizio di ottobre negli Stati del Sud). Non è adatto per eventi formali, non necessita di stiratura poiché l’effetto arricciato viene comunque mantenuto. Il tessuto è ormai una costante nelle collezioni PE dei maggiori stilisti che si rifanno allo stile sporty-chic come Ralph Lauren, Tommy Hilfiger o Hackett.
|
SHANTUNG
|
|
SHETLAND
|
|
SMERIGLIATURA
|
|
SPALMATO
|
|
SPINATO – SPINAPESCE (chevron)
|
|
SPUGNA
|
|
STAMPATO
|
|
TAFFETA'
|
|
TELA
|
Armatura fondamentale, la più semplice perché ogni filo di ordito si intreccia con ogni filo di trama ad ogni incrociarsi. È quindi anche molto robusta e resistente; il diritto è uguale al rovescio e la superficie un po' opaca. Le tele possono essere piene e compatte, ma anche aperte, rade, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Viene fabbricata con qualsiasi fibra, ma l'impiego più diffuso è nella biancheria in lino o cotone e nei tessuti leggeri estivi.
ES: Tela 20/24
Il primo numero esprime il Titolo del Filato sia in Ordito che in Trama(normalmente è lo stesso in ordito e in trama, le tele si dice che sono quadre, se non diversamente specificato), Il secondo numero indica i fili (di ordito) e le battute di trama.
Nel caso il titolo dei fili di ordito sia diverso da quello di trama, il filo di ordito è solitamente più sottile e più bello.
Si dice che una tela è un doppio ritorto quando è composta da fili ritorti sia in ordito che in trama.
|
TELA AIDA
|
Tessuto dalla trama regolare usato soprattutto per il ricamo a punto croce.
|
TELAIO
|
Macchina costituita da un complesso di organi ciascuno dei quali concorre alla formazione dell’intreccio di un tessuto.
|
TERMOADESIVO
|
|
TESSITURA
|
|
TESSUTO
|
|
TESTURIZZAZIONE
|
|
TINTURA
|
|
TITOLO
|
Numero o che rappresenta il rapporto fra la lunghezza e il peso di un filato. Esprime la grossezza o il diametro del filato. Grandezza che definisce il grado di finezza espressa in base ai parametri lunghezza e peso.[Es.: Il filo che ha titolo 40 (T40) è più sottile del filo che ha titolo 36 (T36)]
Con il sistema di Titolazione INDIRETTO (per fibre animali e vegetali) il titolo dei filati è ricavato dal rapporto fra una lunghezza (variabile) e un peso (fisso). Quanto più è alto il numero che esprime il titolo quanto più è elevata la finezza del filato.
Il Titolo Metrico (indiretto) assume come unità di lunghezza la matassa di 1000 metri e come unità di peso il chilogrammo. Se per esempio si ha un n° di matasse della lunghezza di 25.000 m. e del peso di 1 kg., il filato ha il titolo metrico 25.
Con il sistema di Titolazione DIRETTO (o ponderale) impiegato per la seta e per tutte le fibre artificiali e sintetiche, l’unità di lunghezza (fissa) è una matassa di 450 mt., l’unità di peso (variabile) à il “denaro” pari a gr. 0,05 e si ha il Titolo in Denari. Quanto più basso è il titolo, tanto più è elevata è la finezza del filato. Es.: se una matassa di seta di 450mt. Pesa 0,15 gr. il filato ha titolo di 3 denari.
Dal 1965 è in corso di adozione un sistema unificato di titolazione, secondo la quale il titolo viene espresso in tex (grammo-peso e lunghezza di 1.000 mt.) da cui deriva il multiplo kilotex (1000 tex) e il millitex ( 0,001 tex).
Nel caso dei ritorti a più capi, il titolo, nel sistema di titolazione diretto è la somma dei titoli dei filati componenti, e nel sistema di titolazione indiretto, se i filati componenti sono di ugual titolo, il titolo del ritorto è ottenuto dividendo il titolo comune per il numero dei capi. Se invece i filati componenti sono di titolo diverso (es. t1= 20, t2=30) il titolo risultante è, per un ritorto a 2 capi, il rapporto tra il prodotto dei titoli e la loro somma ossia t = (20x30) : (20+30) = 12; per un ritorto a 3 capi t = (t1 x t2 x t3) : (t1+t2+t3) ossia l’inverso della somma degli inversi dei titoli dei filati componenti.
|
TORSIONE
|
|
TRAFORATI
|
|
TRAMA
|
|
TRINA
|
|
TRICOT
|
|
TULLE
|
|
TWEED
|
|
VALENCIENNES
|
|
VELLUTO
|
|
VELO
|
|
VELOURS
|
|
VICUGNA – VIGOGNA
|
|
VISCOSA- RAYON
|
|
VOLUMINIZZATO
|
|
VULCANIZZAZIONE
|
|
WASH AND WEAR
|
|
WATERPROOF
|
|
ZEPHIR
|